martedì 29 settembre 2015

15) Odio......i parrucchieri che fanno di te ció che vogliono

Hello!
Entro quasi in punta di piedi anche in questa che è la mia casa, virtualmente parlando, dopo essere stata via un bel po' anche fisicamente.
Quindi appoggio le borse, apro le finestre e accendo le luci.
Buon giorno a chi passa di qui! :)

Non è che non ho mai avuto momenti di acido alle stelle in tutto questo tempo, ma mi ero presa una pausa al lago dal momento che sono ancora in cerca di lavoro (modo alternativo per dire disoccupata).
Effettivamente tra i monti non ho quasi mai scazzi...sono in pace con l'universo, mi godo l'aria pulita, il canto degli uccelli, i profumi del bosco e dei campi e le notti stellate e soprattutto non c'è rete, non c'è campo perció nessuno mi rompe i cocones per telefono e non leggo post su facebook che mi fanno inversare.
Tutto questo idillio bucolico quasi onirico va in frantumi quando decido di darmi al Lob (Long Bob) che da un po' avevo in mente di fare anche per dare un po' di tregua ai miei poveri capelli stressati da 5 lunghi anni senza tagliare nemmeno le doppie punte (che ormai avevano tutte un nome proprio e una personalità) e dopo vari pastrocchi come le lunghezze decolorate e poi tinte di turchese, l'hennè rosso e altre cosucce.
Ordunque, il lob è una pettinatura "facile": capelli di media lunghezza (sopra le spalle o poco sotto), taglio pari perfetto sia liscio che leggermente mosso/spettinato.
Insomma, non ci vuole il genio dei partucchieri per realizzarlo, ne basta uno normale, bravo, ma normale.
Foto alla mano vado a fare questo taglio.
La parrucchiera era già entusiasta di poter tagliare i miei crini di cavallo, anche troppo entusista.
Mi dice "bello questo taglio...è anche semplice"...perchè se era difficile non me lo facevi?
Inizia a tagliare a capelli bagnati e già mi spavento.
Si, si taglia anche a capelli bagnati, ma da anni non sono più abituata dal momento che il mio solito li ha sempre tagliati da asciutti per evitare l'effetto "mi ritiro una volta asciutto e sono molto più corto di quel che sembravo soprattutto su capelli mossi". XD
Insomma, taglia e sono già sicura che da asciutti saranno un po' più corti, ma anche un po' più corti in questo caso non mi dispiacciono anche se preferivo la  versione capelli alla clavicola. Perció ci passo sopra e me ne resto calma.
Finito il taglio si passa alla piega, no? No.
Lei mi dice "ecco adesso li lasci asciugare naturalmente" (li volevo leggermente mosso).
Io le dico un po' timidamente che non se ne parla neanche perchè i miei capelli asciugati naturalmente fanno schifo già da lunghi e scalati, figuriamoci corti e pari...e oltretutto, detto fra noi, che vengo a fare da te se li lascio asciugare al vento?
Lei ci pensa su e probabilmente capisce che non ho tutti i torti.
PREMESSA: se guardate le foto del long bob mosso si capisce subito (lo capisce anche la persona meno portata alla cura dei capelli) che è una piega ottenuta lisciando prima con la spazzola e il phon i capelli e una volta lisciati facendo qualche "vermicello verticale" con la piastra, con la spazzola o con qualche treccina.
Detto ció, lei prende della schiuma per capelli ricci e me la spalma abbondantemente sulle lunghezze (ohdio mio!) e poi si arma di phon e diffusore.
Io la guardo evidentemente terrorizzata e penso "mannaggia a me! Me ne stavo zitta, andavo a casa coi capelli bagnati e mi sistemavo io...cretina!".
Lei si accorge del mio sguardo e mi rincuora: "tranquilla col diffusore e la schiuma vengono come in foto".
E io, un po' scettica, cerco di non farle più capire il mio disappunto perchè mi spiace farla sentire in difetto.
Inizia a fonarmi le punte col diffusore e naturalmente diventano un cespuglio gonfio che nel complesso fa sembrare tutto il taglio una campana....
Lei mette via tutto e mi chiede se sono soddisfatta.
Lo giuro, mi sono sforzata di dire un sì convinto, ma la faccia deve avermi tradita. 
Evidentemente, peró, non era convinta neanche lei perché aveva già in mano la piastra.
Attacca a farmi i boccoli dove? Sul cespuglio...ops...le punte!
A quel punto ho davvero sfoderato il mio miglior finto sorriso e le dico che così va bene, pago e mi dileguo.
Questo perchè sotto sotto sono buona, perchè per 40€ avrei dovuto sbraitarle contro perchè non è possibile che se di professione fai la parrucchiera non sai riconoscere che genere di capello hai per le mani e non sai imitare una piega elementare che chiunque saprebbe riprodurre!!!
Per fortuna il taglio (anche se nella versione un po' più shortie) era giusto e quindi non era nulla di irreparabile, di fatti appena tornata a casa ho rifatto tutta la piega da capo e...indovina, indovinello? È venuta come in foto (e io non sono la maga dei capelli...proprio per niente).

Questo mi riporta a tutte le sante volte in cui i parrucchieri, pur avendo davanti una foto del loro stesso catalogo, mi hanno fatta uscire dal salone con un taglio totalmente di verso e , diciamocelo, spesso e volentieri agghiacciante.
E quando il danno è il taglio in sè, c'è solo da andare a casa e piangere per almeno i 6 mesi che ci mettono i capelli a tornare qualcosa di accettabile dopo un taglio corto sbagliato (perchè quando il taglio lungo è sbagliato ci rode, ma almeno da lunghi sono più camuffabili i danni, mentre da corti che si fa?).

Perchè? Perchè, perchè, perchè, parrucchieri, fate sempre quello che vi pare?
Non siete capaci o siete proprio ribelli?
E se siete ribelli (come spero e credo) perchè non pensate mai che i capelli sono di chi li porta a prescindere dai vostri gusti personali e quindi chi deve essere soddisfatto è principalmente il cliente (e poi voi)???
Why?

E perchè, perchè, perchè LemonHate non aspetti mai d'essere rientrata a casa per andare dal parrucchiere di fiducia trovato dopo anni di delusioni e di capelli improponibili????
Sei scema e recidiva!
Raccontatemi le vostre esperienze coi parrucchieri e ricordate: capelli e guai non mancano mai!
Una spremuta di limone a tutti!

LemonHate V.


Il famigerato Lob o Long Bob

giovedì 25 giugno 2015

14) Odio....i genitori mollaccioni

Wow, ho avuto un periodo di rodimenti quasi nulli...incredibile! XD
Comunque sia, tutto ha una fine ed eccomi qui.
Una scena vista ieri al supermercato, mi ha ricordato (per non dire riacceso) uno dei miei odi da top ten: i genitori mollaccioni che non rimproverano mai e dico MAI i figli, qualsiasi cosa essi facciano.
Ovviamente uno i rimproveri se li deve cercare, non è che voglio che i bambini vengano sgridati a caso solo in quanto bambini, ma come si suol dire "quando ce vó, ce vó!".
Anche perchè in genere, se alcuni bambini sono dei baby teppistelli, delle lagne insostenibili o dei viziati senza speranza, la colpa non è certo loro, ma di chi li educa. O meglio, di chi non li educa.
Tornando a ieri, al supermercato nella zona frutta e verdura, aspettavo mia madre e nel frattempo mi dirigevo verso le angurie per prenderne una. Mi blocco vedendo una madre appoggiata al cesto delle angurie con i due pargoli al seguito. 
I suddetti pargoli stavano scavando, con delle unghie lunghissime tra l'altro (ma tagliargliele un po' no???) un paio d'angurie. Vi giuro che erano martoriate. Probabilmente erano li ad aspettare non si sa cosa da così tanto tempo che erano riusciti  a raggiungere e tirare fuori la polpa dalla buccia che pareva uno scolapasta!
La madre in tutto ció li guardava tra l'annoiato e l'indifferente e intanto li accarezzava come stessero facendo  una cosa normale.
Finalmente arriva la nonna che a sua volta non nota nulla di strano e fa cenno alla madre di seguirla.
L'allegra combricola sta per andarsebe, allora mi avvicino al cesto e scelgo la mia anguria con loro ancora li. Poi mi rivolgo alla madre che se ne stava andando: "mi scusi, sta dimenticando le sue angurie!".
Lei mi guarda perplessa e mi dice: "le mie angurie?" E io: "si, queste, le stava dimenticando". E le indico lo scempio che i suoi figli avevano fatto.
Lei mi dice: "no, ma non le mangiamo noi". 
Ecco, li mi è partito l'embolo.
Ovviamente le ho detto che come minimo ora che le avevano ridotte cosí se le portava a casa e le faceva mandare giù con l'imbuto ai bambini e lei ovviamente se n'è altamente sbattuta i cocones. Bell'esempio per i figli!!!!
Da questo mi sono venute in mente altri millemila esempi di genitori senza polso o addirittura peggio dei figli.
Come quelli che all'uscita da scuola sbattevano violentemente le mani sulla vetrina del mio negozio con di fianco mamme o nonne che non li richiamavano nemmeno a morire. Peró se la vetrina si fosse rotta e il bambino si fosse fatto male poi erano cazzacci miei e della mia assicurazione!
O famiglie viste al ristorante con bambini già grandicelli, sui 7/8 anni liberi di urlare come pazzi disturbando tutto il locale, di correre fra i tavoli e lanciare oggetti e cibo.
Dio mio! A parte il fatto che io, mio fratello e mio cugino non ci saremmo mai sognati di comportarci così nemmeno a 3 anni perchè ci avevano insegnato che a tavola si mangia e si parla normalmente e noi eravamo ben contenti di questa regola perchè ci è sempre piaciuto andare al ristorante assieme. Era un momento speciale e non lo rovinavamo come deficenti! Comunque sia, anche ammettendo (io non lo ammetto) che sia nella norma comportarsi così, a 7/8 anni mi sembra un po' fuori luogo! 
Adesso, non sono per la violenza, peró avolte un paio di sculacciate forse ci vorrebbero. 
Io mi chiedo: i genitori di questi bambini hanno occhi e orecchie? Vedono o no come si comporta la loro prole?Sono soddisfatti dell'educazione che danno?
Io capisco che educare i figli non sia cosa facile e capisco anche che non sia facile riprenderli quando sbagliano, ma non penso che si faccia il loro bene lasciandogli fare qualsiasi cosa senza mai mettere una regola o la parola "no", "basta".
Come i bambini della coppia che si è  trasferita sopra di noi. Anche loro di di 5 e 7 anni, dalle 16:00 all'1:00 di notte vanno avanti senza sosta a correre, saltare, lanciarsi dal divano e far rimbalzare palline da tennis sulla nostra testa. E i genitori sul terrazzo a fumare con gli amici (genitori di altri bambini bufali) e a buttare le cicche nei nostri vasi -___-'.
Dalle 16:00 fino a alle 21:00 non dico nulla (anche se a volte leggere o fare qualsiasi altra cosa riesce davvero difficile perchè veramente sembra esserci la corrida di sopra). Sono bambini e giocano e quindi amen, ma devono proprio tirare fino all'una di notte??? E soprattutto devono per forza lanciarsi dal divano per ricadere pesantemente sulla mia testa? Non è meglio fare acrobazie giù in giardino e in casa correre e giocare in maniera più soft? È ovvio che il bambino si comporta da bambino e non ha colpa. Sei tu genitore che devi stabilire delle regole! 
A quanto pare va di moda l'indifferenza: è un bambino, fa quello che vuole, si autogestisce.
E non è uno scherzo! Ho sentito gente affermarlo davvero vantandosi!
Per me è una cavolata! Non è che il bambino lo devi legare e non devi lasciargli fare niente...peró non puoi nemmeno lasciargli fare tutto! Se nessuno gli insegna cosa è giusto e cosa no come cavolo viene su? Boh.

Nervi.....
E voi? Siete per l'astensionismo o per il dialogo (e ogni tanto anche qualche "no" deciso)?

Per depurarci da ogni tossina malefica data da tutte queste rotture quotidiane consiglio come sempre il limone (acqua, limone e zenzero), ma ne approfitto per fare un po' di pubblicità all'evento tenuto da una mia amica: aperitivo a base di aloe.
Anche se dubito di conoscere qui su blogger qualcuno dalle nostre parti 😅

Un limone a tutti!
LemonHate V.


lunedì 11 maggio 2015

13) Odio.......gli imbrattatori

Probabilmente passeró per una anziana bigotta (anche se posso scommettere di non esserlo affatto) o per una rompicazzo, ma dal momento che il mio blog nasce per raccontare le mie rotture di pelotas, me ne frego...

Se c'è una cosa che davvero stento a sopportare sono gli imbrattatori. Si, perchè per quanto mi riguarda è l'unico titolo azzeccato. 
Non parlo di chi fa disegni meravigliosi e impegnati su un muro dismesso e cadente perchè questi spesso danno almeno un po' di colore alla città.
Parlo di quelli che sentono il bisogno di mettere la loro firma in ogni angolo della città rovinando case, negozi, mezzi pubblici e monumenti. 
Io davvero non lo posso accettare!
Che diritto hai di rovinare qualcosa di privato o di pubblico dominio per i tuoi scarabocchi?
E non venitemi a dire che le scritte e le firme dei graffitari sono forme d'arte o espressione di qualcosa di più profondo perchè mi girano le palle!
Se vuoi imbrattare un muro fallo su quello di casa tua, non su quella degli altri.
Per non parlare poi dei babbei che senza nemmeno elevarsi allo status di graffittaro decidono di scrivere i loro perchè e per come con calligrafie di dubbio gusto.
Vuoi cambiare il mondo? Sei contro i politici? Ami Luca? Jenny è la tua stella senza cielo? Sei per la padania libera? Va bene, cazzi tuoi. Proprio perchè sono tuoi non imporli a me!
Davvero, ho visto murales bellissimi che hanno dato vita e colore a quartieri disagiati e li hanno resi un po' più belli e accoglienti,
Ma tutto il resto...quelle dannate scritte orrende creano solo degrado ovunque e non le riesco a mandare giù.
L'altro giorno visitando un forte militare spagnolo del 600 (forte fuentes a Colico) e poi riutilizzato durante le guerre mondiali ho potuto vedere con amarezza i box per i cannoni costruiti durante la prima guerra mondiale ricoperti di scritte e disegni volgari e squallidi.
Significa non avere rispetto per sè stessi, per gli altri, per le vecchie e le future generazioni.
Imbrattatori vi odio!

LemonHate V.

giovedì 7 maggio 2015

12)Odio....le pubblicità pre-estate

Questo provavilmente sará il post più breve della storia, ma sta di fatto che non c'è molto da dire.
In sostanza odio volere qualcosa che non posso permettermi! E chi non odia questa sensazione?
Dal momento che sono in cerca di un lavoro, ora come ora mi posso sognare un po' tutto.....la mia compulsione per le scarpe è incredibilmente in stallo e anche quella per i peluches che non servono a un cazzo peró sono belli XD
Su questo riesco anche a passare, porto pazienza, ma.....È quel periodo dell'anno in cui iniziano a vedersi le pubblicità dei gelati, dell'estate, dei solari ecc...tutte quelle immagini di sabbia e mare caraibiche....che poi tu al massimo vai a Misano Adriatico, ma va bene comunque....ahhhhhh!
E no! LemonHate non hai un soldo, come ci vai al mare?
Ma solo una settimana...
Allora presa da masochismo ti guardi tutte le offerte, qualsiasi cosa e alla fine ti arrendi al fatto che niente, quest'anno niente mare :(
Eh vabbè, sono fortunata che i miei hanno la casa al lago e per un po' posso abbandonare il grigiore della città. Premetto che io tra l'altro preferisco lago e montagna al mare, ma quella settimana al mare è veramente triste non poterla fare.
Al che ho deciso che per aiutare quelli nella mia situazione, che magari ci sono da anni rispetto a me, bisogna distruggere le pubblicità di qualsiasi cosa che riconduca all'estate.....oppure rifarle ambientate in montagna XD

Ohhhh che pizza! Peró a Gardaland ci vado,eh!

Voi andate in vacanza? Non ci andate? Se si, dove di bello?

LemonHate V.

domenica 12 aprile 2015

11) Odio....le cameriere saccenti

Scusate, ma c'è sempre una nuova minaccia e il mondo non si salva mica da solo.....

Allora, in generale detesto le persone saccenti e supponenti (come un po' tutti credo) ma le cameriere saccenti mi fanno impazzire proprio.
Non starò qui a fare un elenco delle mie varie esperienze con cameriere saccenti...mi limiterò ad illustrarvi l'ultima fresca fresca di Pasquetta.
Bene, bene....avendo una casa al lago di solito appena ho qualche giorno libero lo passo li....nel beato nulla, immersa nel silenzio e nella natura....così immersa che manco Chernunnos.
Comunque sia, per tornare quei 5 minuti 5 nel mondo di tutti i giorni ho preso il mio ometto, lo zio e la zia e ho detto andiamo a bere qualcosina a Colico dopo cena. OK!
Andiamo al solito pubbettino carino e ci prendiamo delle robe da anziani che solo dopo giorni di eremitaggio nei boschi puoi decidere di prendere alle 23:00 di sera in un pub...
Avevo già scelto la mia tisana quando un certo languirono (Ambrogio....) mi ha fatto venire in mente il Bombardino (che di solito prendo in montagna.....si vede che il freddino che faceva mi ha stimolato la porcaggine).
Il suddetto Bombardino non era sulla lista, ma ho comunque chiesto visto che di solito te lo fanno senza problemi anche da quelle parti.
La ragazza mi dice che non lo fanno e io dico "ok, non c'è problema, prendo la tisana".
Lei nemmeno mi ascolta e mi dice "no aspetta, vado a vedere se abbiamo il Vov" e io la blocco e le dico "No lascia stare, non mi piace il vlv, meglio la tisana". Lei non mi caga comunque e va a vedere.....
Torna e le ribadisco che non mi piace il vov (perché il vlv è il vlv e il bombardino è il bombardino....sono ben diversi anche se entrambi a base di uovo). Lei, però, mi dice che non c'è problema perché hanno il bombardino quindi può farmelo.
Al che vada per il bombardino con la panna.
Arriva un secondo dopo e mi posa davanti una micro tazzina di un non ben definito miscuglio di roba marrone e panna.........
Già che mi porti la roba a me soltanto tre ore prima e lasci gli altri a bocca asciutta mi stai sul cazzo, comunque.....
Guardo male il misterioso miscuglio, lo guardo male perché è marrone....il bombardino è giallo, ma quello no pare proprio MARRONE, marrone caffè, non GIALLO bombardino....
Intingo il cucchiaino e assaggio.....caffè......CAFFE' PIU' FOTTUTISSIMO VOV...
Faccio un bel respiro e quando la ragazza torna dopo sedici anni le chiedo "Questo è il mio bombardino o era il caffè di qualcun altro?". Lei mi fissa un po' sorpresa e risponde "no, è il bombardino".
Allora, ammetto che l'omino che vive nella mia testa era già andato in escandescenza la prima volta che la tizia non mi aveva cagata a proposito del vlv, ma siccome io non amo litigare (nonostante mi stiano sulle palle un sacco di cose) in genere tendo a rimanere piuttosto sul diplomatico.
Comunque sia le dico in tutta tranquillità "ma questo è caffè e vov, non un bombardino...." e lei "no, questo è il bombardino" e io "emm...no....il bombardino è un liquore fatto e finito si serve così com'è caldo con o senza panna...giallo" e lei ancora "eh no, il bombardino si fa così" e io "Tutte le volte che ho ordinato un bombardino mi è arrivata un'altra cosa, sbagliavano tutti...in 23 anni?".
A questo punto lei non la pianta, ma spara la frase.....si la SPARA "Io ho lavorato sulle piste da scii".
Ma dai? Cazzo allora sei laureata in bombardinologia! Non lo sapevo porca vacca, allora mi inchino ai suoi piedi e le succhio i sommi alluci.
In questo momento l'omino che vive nel mio cervello stava già armando una fiumana di altri omini trogloditi armati di torce e forconi con il "Requiem Dies Irae" di Verdi in sottofondo.
Dunque, a prescindere dal fatto che non c'è bisogno di aver lavorato sulle piste da scii per sapere cos'è un bombardino (lo vendono anche all'unes sotto casa) se ti chiedo se per caso hai una cosa che non c'è sul menù forse è perché so di cosa parlo, no?
Esistono delle varianti del bombardino. Una è col caffè e si chiama Calimero, ma comunque è fatta con BOMBARDINO, caffè e panna e NON vov, caffè e panna.
Bombardino e Vov sono due cose di verse che hanno due gusti diversi, vendute in due bottiglie diverse con costi diversi.
Mettiamo anche caso che tu abbia imparato a fare solo la versione col caffè, io comunque ti ho chiesto un bombardino liscio quindi senza il cazzo di caffè.
Mettiamo pure che tu per errore umano (che ti ostini a non ammettere) hai sempre fatto il bombardino col vov (e col caffè), io comunque ti ho detto ben due volte che mi fa CAGARE il cazzutissimo vov.
Per ultima cosa, ma non meno importante, anche supponendo che io abbia torto marcio e tu ragione (non è così comunque sia) cosa porco demonio insisti con un cliente????
Sono stata l'unica proprietaria di un negozio cretina io che seguivo la regola "il cliente ha sempre ragione" (a meno che non arrivi ad insultarti o a rompere il cazzo pedissequamente) o mi sono persa qualcosa degli ultimi anni???
Tutto questo sfaso avveniva nella mia mente in una frazione di secondo.
Nella realtà ho fatto un altro respirone, ho sorriso e ho detto "Vaaa bene, mi porti la tisana, per favore?".
Lei si è portata via il finto bombardino e mi ha portato la mia tisana nella quale avrà con ogni probabilità sputato un po' della sua presunzione.

No vabbè ragazzi....magari ha anche lavorato in un posto dove lo servivano così evidentemente non sapendo che sbagliavano....XD
Saranno almeno 16 anni che in ogni posto di montagna in cui vado mi ordino il famigerato bombardino con panna e mi portano IL BOMBARDINO (giallo...senza caffè e senza vov) CON LA PANNA.......son tutti scemi? Non sono laureati in bombardinologia? Lavorano sulle piste da scii, ma non hanno lavorato sulle piste da scii???
Ah, e qualche volta l'ho ordinato anche li al lago, da quelle parti....giallo, senza caffè e senza vov.
Cioè senza far troppa fatica, si compra così...già fatto, ci aggiungi solo la panna......perchè vuoi complicarti la vita e complicare anche la mia????
Cos'hai che non va?
Che sfaso, mio dio, che sfaso!!!

Me lo sono fatta io a casa per togliermi lo sfizio. Sapete come?
Ho comprato il cacchio di bombardino, l'ho aperto, l'ho versato nella tazza, l'ho scaldato, ho montato la panna, ce l'ho messa sopra e poi me lo sono sparato in endovena.
Facile, no?

Qualcuno di voi ha assaggiato anche le varianti tipo Calimero o scozzese? Vi è mai capitata la cameriera o commessa saccente?

Una limonata a tutti o un bacio con la lingua (come si diceva a 13 anni pensando di parlare di chissà che).

LemonHate V.


và sta manica di stronzi che non sa cos'è un bombardino!









P.S. Non ho tempo di correggere subito il post quindi probabilmente ho scritto una marea di ORRORI di ortografia e punteggiatura. Amen, limoniamo lo stesso, dai!

lunedì 23 marzo 2015

10)Odio...l'uso smodato del termine "perbenismo"

UHHHHH DOPPIA CIFRAAAAA....UN APPLAUSO PER IL NOSTRO...NUMERO....10!!! XD

Mini spiegazione (quella triste): so che non sono regolare nella pubblicazione degli acidi, ma tutto segue un filo logico....conosco i miei acidi, ma per fare una bella limonata da bere intanto che ce li caliamo tutti assieme allegramente ho bisogno che qualcuno accenda la miccia del mio odio e la faccia esplodere. Quando scrivo lo faccio sotto il vero impulso della furia omicida che è garanzia di freschezza e qualità dei limoni appena spremuti. :)

Mini spiegazione (quella figa) scusate gente se non sono sempre qui, ma vi voglio bene e siccome vi voglio bene mi preoccupo di salvare il mondo per voi.
Questa settimana ad esempio ho dovuto respingere un attacco alieno e firmare un armistizio con la Corea del Nord. Poi ho debellato un'infestazione di cavallette di proporzioni bibliche, una vera piaga e subito dopo ho offerto a tutti i testimoni un ottimo fritto di........emm.....gamberi. ;D

Ok basta blaterare!
Oggi mi parte l'embolo per l'uso ormai smodato, anzi scellerato della parola "perbenismo".
E' vero, sono d'accordo, il mondo è pieno di perbenismo e perbenisti. Ci sono sempre stati. Sai che novità!
Il punto è che non si può applicare quel dannato vocabolo a tutto. Non lo si può usare ogni qual volta qualcuno ci dia torto a proposito di qualcosa procaccia zozza!
Premetto che, fortunatamente, nessuno ha mai usato (non ancora almeno) questo vocabolo riferendosi a me....altrimenti altro che embolo!
Il problema è che vedo questa cavolo di parola tutti i giorni, a tutte le ore, in qualsiasi post sui social e lo sento in qualsiasi dialogo nella vita reale.
Lo dicono tutti, tutti...TUTTI!!!
Si, anche quel tuo ex compagno di liceo troglodita e analfabeta se ne riempie la bocca senza cognizione di causa alcuna (da leggere con voce baritona, sepolcrale...da doom doom fine del mondo baby!).
Per esempio: la vecchiaccia riccona di provincia che tutte le domeniche va a messa per seguire l'esempio di Gesù e poi al cimitero storcendo il naso di fronte alle lapidi coi fiori meno freschi di chi magari ha meno tempo, che disdegna i diversi, gli extracomunitari, i giovani e i non credenti.
Quella che predica l'amore e la fratellanza degli uomini e della natura e poi di tutto il suo ricco patrimonio nulla spende per un aiuto caritatevole a qualche povero figliuolo che muore di fame o a qualche povera bestiuola che marciuisce in un canile, bensì deambula per le vie del ciuentro sfoggiando la sua maestosa e costosissima pellicciuuua di visoni morti.
Colei che è tutta la vita che fa la mantenuta dal marito medio imprenditore che la mantiene generalmente coi soldi che sgraffigna allo stato e ai suoi dipendenti cingalesi che paga una miseria in nero.
Lei che ostenta la sua meravigliosa famiglia Mulino Bianco pur essendo cornificata e cornificando a sua volta il suddetto imprenditore e che ha obbligato i figli a scegliere una strada che non è la loro e che odiano con tutti sé stessi.....QUELLA è una perbenista.
E NON E' FINTO PERBENISMO.....il perbenismo ha un significato ben preciso ed è già negativo di per sé....metterci il "finto" davanti implica il non sapere (come sospetto da sempre) che cosa voglia dire.
Dire che una persona è finta perbenista significa, in sostanza, dire che non lo è.
Di conseguenza usare il termine "perbenismo" per descrivere una persona che ritiene sia assurdo, egoista ed immorale fumare durante la gravidanza, prendere per i fondelli con immagini modificate e umilianti persone vittime di disgrazie o omicidio, maltrattare un qualsiasi animale o essere umano che sia è da IGNORANTI...per non dire co...altro!
Ignoranti per il semplice fatto che davvero si IGNORA profondamente il significato di quel vocabolo e quindi lo si usa nel contesto sbagliato.
Sapendo che ora va di moda, è oltre ragionevole modo mainstream, andate a fare una ricerca antropologica su faccialibro. Così, per curiosità.
Prendete un qualsiasi post di una qualsiasi pagina, scorrete i commenti sotto (munitevi di pop-corn) e contate quante volte trovate scritto "perbenismo", "perbenista", "buonismo" o "buonista"...
Buon divertimento!

Io non ne posso più....e voi?
State contenti che il limone fa bene!
Ah! Una delucidazione dal Treccani:

  1. perbenismo

    perbenismo s. m. [der. di perbene]. – Con connotazione polemica, modo di comportarsi di chi vuole apparire persona perbene, seguendo con qualche ostentazione le norme della morale comune o uniformandosi a quelle della classe sociale dominante: condotta ispirata a un ipocrita p.; tutto era lì per dimostrare il p. immacolato della famiglia Cuccoli (Palazzeschi); urlavo ... che non ne potevo più del p., che la morale borghese non faceva per me (Moravia)....
  2. perbenista

    perbenista agg. e s. m. e f. [der. di perbenismo] (pl. m. -i). – Che, chi, negli atteggiamenti e nel comportamento dà prova di perbenismo: un paese, una società, un AMBIENTE p.; la conformistica morale dei perbenisti....
  3. perbenìstico

    perbenìstico agg. [der. di perbenismo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al perbenismo, che mostra perbenismo: atteggiamenti, discorsi perbenistici. ◆ Avv. perbenisticaménte, in modo perbenistico, con perbenismo....


    LemonHate V.

mercoledì 11 marzo 2015

9) Odio...gli amiconi che "non ti fai mai sentire"

Così come ogni gruppo di amici ha il suo scemo o giullare di corte (e nel mio gruppo sarei io), in ogni gruppo c'è quell'individuo o più individui che accusa sempre gli altri di non farsi sentire e/o vedere mai.
Penso avrete sperimentato tutti la situazione di parlare al telefono con un amico e sentirvi dire "Non ti fai vedere mai" o "Tu e il tuo ragazzo da quando state insieme siete scomparsi...".
In genere lo sottolineano anche le poche volte in cui ci si vede.
Che c'è di male? Non hanno ragione loro se tu non ti fai mai viva?
No, no perché quello che non è ancora stato detto è che in realtà non è vero che non ci si fa vedere, né sentire mai, anzi!
Sono loro quelli che in genere non ti degnano mai di una telefonata, infatti sei sempre tu a chiamare per sapere se sono tutti vivi e se ci si può beccare e sono loro quelli che ogni volta che chiami e proponi un'uscita rispondono "Mmm no, non sto bene", "No, sono stanco...", "No questa sera sto in casa col mio amore", "No questa sera esco con gli altri, ma andiamo in un posto che non vi piace con gli amici della mia amorina....".
Ecco perché mi fanno incazzare!
Mai una volta che chiamino o scrivano loro per chiedere come va, mai una volta che propongano loro qualcosa da fare, però sono sempre loro a lamentarsi e a puntare il dito.
Com'è 'sta storia? Qualcosa non  mi torna!
La cosa diventa ancora più fastidiosa quando come scusante mettono in mezzo anche la tua relazione personale col tu ragazzo (o con la tua ragazza).
Esempio personale: sono quattro anni che sto insieme al mio ragazzo...il primo mese di frequentazione ci siamo, come capita praticamente a tutti, un po' isolati. Uscivamo in due per farci i benamati cavolacci nostri. Questo isolamento è durato solo un mese e lo dico onestamente.
I miei amici l'hanno presa come la cosa più normale del mondo (c'è anche da dire che i miei AMICI, con tutte le lettere maiuscole, sono solo 5 e li ho scelti e mantenuti con cura nel corso degli anni). I suoi amici (che sono metà di mille) sono quattro anni che continuano a menarla con 'sta storia che da quando stiamo insieme non lo si vede e non ci si vede più nonostante lui li chiami praticamente sempre sentendosi sempre rispondere che non possono uscire per i motivi più disparati...
Quindi c'è proprio un fondo di ipocrisia che mi irrita incredibilmente.
Voi che mi dite? Anche voi avete avuto o avete tutt'ora amici così? Come reagite?


Notiziona random: Il limone è acido però fa bene....è un "toccasana" come si suol dire....quindi uno al giorno (il succo) dentro a quel che volete sparatevelo :)


LemonHate V.

giovedì 26 febbraio 2015

8) Odio...le tribute band

Premessa: Chiedo scusa della recente assenza, ma ho dovuto salvare il mondo....eh si, si lo so...

Allora...questo argomento mi sta particolarmente a cuore in quanto ex cantante in ben 3 gruppi genere hard rock dell'underground e attualmente ancora in cerca della band giusta coi componenti giusti.
Cos'hanno cover e tribute band che non va, LemonHate? Fanno solo musica, ti incazzi pure in questo campo?
Eh si, si CAZZAROLA BUBU!
In questo caso la parola odio è quella che meglio si avvicina al sentimento che provo per questi "gruppi" musicali (già mi urta chiamarli così)...forse è corretto dire disprezzo o forse entrambe le cose.
Insomma mi fanno venire il prurito alle mani, l'orticaria, l'ulcera....
Passino le cover band, mi stanno sul culo perché fanno soltanto pezzi di gruppi famosi e mai si sprecano ad inventare qualcosa di nuovo.
Non si impegnano mai per creare qualcosa che sia farina del loro sacco...Nonostante ciò sono le band più ambite dai proprietari dei vari locali perché il cittadino medio vuole sentire solo quello che già conosce, non è spinto da curiosità alcuna e perciò è contento così.
Le band che invece si impegnano, si fanno un fondo così per produrre pezzi propri e farsi strada in un mondo che già di suo è piuttosto inafferrabile sono sempre l'ultima ruota del carro, devono portare  un tot di spettatori altrimenti non possono suonare, non vengono pagati praticamente mai e quando va bene ricevono come unico compenso un piatto di pasta ultra scotta (spesso scambiata per purè) condita con sugo di pomodoro alla BELLEMMEGLIO (ci sarebbe una definizione più calzante, ma non la dico perché ho già usato troppi cazzi e culi in questo post) super rappreso.
Come dicevo prima, però, passino...Mi fanno girare i così detti, ma amen, me ne faccio una ragione.
Quelle che proprio non posso sopportare, non le posso concepire, le incendierei sono le tribute band.
Le Tribute sono l'evoluzione stile Pokémon delle cover band.
Sono delle cover band a tema, ovvero fanno solo pezzi di un dato gruppo o artista che si voglia.
Non c'è tutta questa differenza, no? NO!
Le differenze sono parecchie e tutte molto fastidiose.
Prima di tutto le tribute, non solo non creano nulla, ma facendo le canzoni di un solo gruppo tendono anche a cercare di farle identiche all'originale (spesso con pessimi risultati). Quindi, in sostanza, non provano ad essere creativi nemmeno sui pezzi modificando un po' i riff o i tempi o gli assoli vocali. Niente. Assurdo....inconcepibile.
C'è di peggio, però.
Si, si c'è di peggio....ovvero le tribute il cui plagio non si ferma ai brani musicali, ma va oltre, si estende ai personaggi della band.....
Qui comincia un mondo fatto di tristezza, pateticità, totale assenza di personalità.
Mi spiego: avete presente le tribute i cui membri si travestono dai reali membri del gruppo d'ispirazione e ne studiano e imitano le movenze, le espressioni, persino il carattere?
Ecco.....quelle.
Veramente hanno la capacità di urtarmi nel profondo.
Sono un insulto a chi ama quei gruppi che vengono imitati e agli stessi gruppi. Sono un'insulto all'arte che è creatività per natura e che può piacere o meno, ma prima di tutto è creazione e personalità.
Le tribute di questo tipo sono il bruttume della musica e la cosa peggiore è che hanno un sacco di seguaci e vengono pagate profumatamente.
Perché saranno bravi mi direte...Certo, alcuni sono bravi a livello tecnico, ma che cosa hanno fatto per meritare acclamazione?
Imitano, sono più attori che musicisti...dovrebbero recitare a teatro e allora li acclamerei anche io perché sarebbero nel contesto giusto.
Sono dei parassiti che vivono sulle spalle di grandi della musica che la loro fama se la sono conquistata sudando e creando e tirando fuori la loro personalità e la loro arte non quella di altri.
Davvero io non ce la faccio a vedere (pagandolo oltre tutto) un finto Freddie Mercury che si prende degli applausi per la musica che fa.
Fai l'imitatore e prenditi gli applausi per la tua dote di imitatore! In quel caso sarei con te...direi "Cavolo gli somiglia davvero".
Non definirti musicista perché non lo sei.....sei una copia, non hai nemmeno una personalità perché hai assimilato quella di qualcun altro e ti fai anche chiamare col suo nome d'arte.
Il problema è che tu non sei quel qualcuno, cazzo....lo capisci o no?
Tu sei tu e dovresti sfruttare le tue doti musicali per fare qualcosa di tuo...qualcosa degno di nota anche solo per il fatto che lo hanno partorito la tua mente e il tuo cuore.
Perché, perché pagate per questo?
Perché non pagate per chi ci prova veramente?
Il merito e la fama vanno sempre a chi sceglie la via facile? Devo davvero crederlo?
Io ancora ci provo a sognare, non voglio arrendermi, ma il mondo mi dimostra che impegnarsi non vale la pena, che lottare è uno spreco d'energie.
Perché mettercela tutta su un percorso tortuoso quando si può ottenere molto di più calcando le orme di altri?
Perché la gente ha perso la curiosità di esplorare nuove strade?
E' deprimente.

giovedì 19 febbraio 2015

7) Odio...quelle che "Non sei madre, non puoi capire"

Allora, anche qui devo fare una premessa...
Io non sono un'amante dei bambini, mi trovo abbastanza a disagio con loro, ma ciò non significa che non li conosca o non li capisca. 
Mia madre è insegnante della scuola materna da 42 anni e io da quando esisto mi sono cuccata un sacco di pomeriggi coi bambini, i saggi sulla pedagogia e sull'infanzia (ultimamente molti anche sull'autismo), mi sono sorbita anni di urla e di lagne dei bambini e di mia madre, e ho visto le gioie e le preoccupazioni di una madre e di una maestra (e delle sue numerose colleghe) quindi non è che non li ho mai visti e non so cosa siano 'sti mini-umani. 
Non ci vuole una madre insegnante, comunque,  per saperne qualcosa. In fondo, tutti siamo stati bambini e, se non abbiamo ucciso il bimbo che rimane sempre dentro di noi, qualche base dovremmo ricordarcela.
Detto ciò, veniamo al dunque: che uno sappia o meno qualcosa dei bambini, oggi voglio parlare di quella categoria di mamme (non sono tutte così per fortuna) che hanno la frase "Non sei madre, non puoi capire" come risposta a tutto.
Adesso, io non sono madre e non metto in dubbio che esserlo sia molto faticoso e stressante. Di certo crescere dei figli non è cosa semplice e ha i suoi aspetti negativi, ma davvero non capirò mai perché essere madre debba dare la certezza ad alcune donne di essere su un piano superiore non solo rispetto alle altre donne, ma addirittura al resto del mondo.
E' come se la maternità avesse conferito loro il super potere del "giudizio universale". Non nel senso di fine del mondo, ma nel senso che si sentono giustificate nel giudicare tutto e tutti per il solo motivo di aver procreato.
Non vorrei sminuire il miracolo della vita, ma ogni organismo presente sulla terra e probabilmente nell'intero universo procrea da millenni senza vantarsene troppo.
Davvero non sopporto le frasi come "quando sarai madre capirai" o "non credo tu abbia figli altrimenti non diresti così" soprattutto perché in genere sono dette in risposta a cose che coi bambini non centrano nulla oppure perché se i bambini centrano sono in risposta a opinioni o quesiti anche sensati.
Ad esempio, una volta nell'accesa discussione tra due conoscenti sull'allattare al seno fino ai 3 anni oppure allattare con latte artificiale, sono intervenuta per cercare di riportare la discussione su un piano civile dicendo: "Ragazze, su, è inutile che vi scannate su cosa è giusto e chi fa nel modo giusto. Non ne verrete mai a un dunque perché lei è convinta del latte artificiale, mentre tu sei convinta del tuo latte materno...vivete e lasciate vivere! E' giusto che ognuno faccia come crede!".
Indovinate la risposta..................
ESATTO! "Non sei madre non puoi capire".
Per una non potevo capire che il latte artificiale se lo vendono vuol dire che fa bene (opinabile....vendono anche le sigarette e i panini della grande M gialla...). Per l'altra non potevo capire perché il bambino ha bisogno del latte materno (e sono più che d'accordo ove possibile) anche fino ai 5 anni (e qui ritorno a dire che è giusto che ognuna faccia come crede...).
Ora, vi sembra una risposta pertinente? Puoi essere madre quanto vuoi, ma il "Vivi e lascia vivere" vale per tutti.
Usano questa frase così tanto che prima o poi arriveranno a dirla anche per il colore dello smalto da scegliere per uscire a cena con le amiche.
Sostanzialmente penso sia perché sono persone un po' egocentriche e vogliono far vedere a tutti quanto sono fiere di essere madri, cosa che ci può anche stare....per il primo anno, poi cominciano a rompere! Di fatti questo difettuccio lo noto generalmente in quella, per fortuna ristretta, cerchia di donne-mamme che, da quando mettono al mondo la loro creatura fino al giorno del proprio funerale,  perdono ogni altro interesse (marito compreso) e parlano sempre e soltanto di bambini pretendendo che debbano piacere a tutti o che tutti si emozionino per cose come la foto di una placenta umana viscida e buttata lì come un rognone in macelleria affiancata all'immagine dell'albero della vita altrimenti sei una persona orribile e arida.
A tal proposito mi sembra corretto mettervi al corrente del fatto che IO SONO UN MOSTRO.
Insomma...perché il resto del mondo deve per forza sentirsi in difetto se non ha figli o se non ama l'idea di averne? Non siamo meno umani e neanche meno sensibili, colti o degni di rispetto.
Certo,  non saremo sempre trafelati, stanchi, preoccupati e iper attivi per i bambini, ma non significa che non possiamo immaginare cosa voglia dire o che non lo siamo per qualcosa d'altro oppure che non sappiamo come "funzioni" un bambino.
Vorrei ribadire che non ho nulla contro le madri, né contro gli infanti. Quel che non sopporto è la presunzione di alcune di esse di saperne sempre più degli altri anche (soprattutto) su cose che non riguardano i pargoli.
Abbinata a questa categoria di madri c'è anche quella delle madri che vogliono darti a tutti i costi in braccio il loro figlio o quello di altre e cercano di indottrinarti affinché, prima o poi, anche tu assolva il tuo compito nella vita: avere figli.
Probabilmente perché non capiscono che non è l'aspirazione di tutte le femmine del mondo e non c'è niente di male in questo così come non c'è niente di male nel contrario.
Detto questo vi lascio con la famosa foto splatter sopra citata.
Buona visione!

LemonHate V.





martedì 17 febbraio 2015

6) Odio...i truzzi

Si lo so, sembra una banalità, ma così non è perché, se ci pensate, i truzzi sono molti di più dei non-truzzi perciò l'odio nei loro confronti non è poi tanto scontato.
Non li ho mai sopportati per un'infinità di motivi, a partire dai vestiti per finire all'atteggiamento.
I truzzi sono come i banchi di acciughe: tutti uguali, tutti in massa e un solo e unico cervello (non si sa quale però e ad oggi ancora non è accertata la presenza di esso).
Questo fantomatico e unico cervello è generalmente composto da un paio di neuroni dei quali uno è morto e l'altro passa le giornate a punzecchiarne il cadavere con un legnetto.
Oltre ad essere dei gran pecoroni (senza offesa per le pecore che poverine hanno molta più dignità) sono caratterizzati da un bassissimo livello di cultura (molti di loro fanno parte degli analfabeti di faccialibro) e da uno scarso senso estetico.
A vederli sembrano la versione povera di calciatori e veline. Di fatti il loro look spesso si ispira a cotanta pacchianitudine.
I loro capelli sono rasati, con punte anni 90 o cresta alla Balotelli per i maschi e con le extensions nero corvino o biondo platino rigorosamente piastrate per le femmine.
Le scarpe in genere sono sportive sia per maschi che per femmine, eccezion fatta per i tacchi di sera, ma quello è normale però accompagnati da un trucco pesantissimo e non parlo degli occhi, ma della terra che sembra proprio...terra. Ci si può proprio scavare delle buche e sotterrarci un tesoro!
Per entrambi anche la lampada-mania con conseguente pelle color Lindor tutto l'anno e il tatuaggio tribale ignorante (perché il maori vero è figo ed è tutta un'altra storia) o fatina/farfallina piccola solo linee che verso i 35 anni faranno coprire con qualcosa d'altro.
Solitamente li si riconosce anche solo uditivamente perché emettono dei richiami simili a quelli dei gibboni intervallati in maniera omogenea da cioè e bestemmie varie.
La sera li si trova spesso fuori dalle discoteche. FUORI, però, non dentro perché hanno l'hobby di far scoppiare risse per qualsiasi cazzata e quindi stanno fuori ad insultare con cori da stadio (o pestare) i malcapitati di turno.
Anche le tipe ci danno dentro con gli insulti e le mani.
Dopo la serata fuori dalla discoteca guidano fatti come dei cammelli sulle loro macchinette modificate e intruzzeggiate a mille allora perché loro sono i padroni della strada, loro possono tutto.
Si dirigono ai McDonalds più vicini e ordinano da mangiare per un reggimento.
Nonostante il Mc sia provvisto di cestini e bidoni della spazzatura loro tendono a preferire la strada e i parcheggi delle case vicine come discarica a cielo aperto.
In suddetti parcheggi si fermano ancora quell'oretta per tirare le 5 di mattina (non sia mai che una sera si torni a casa prima!) tutti seduti e svaccati sui cofani delle macchine altrui e con lo stereo della loro truzz-mobile (sulla quale guarda caso non si sdraia nessuno) che spara musica house a palla perché loro sono i padroni del mondo, loro possono.
Da quel che mi risulta esistono dalla notte dei tempi....non si estinguono mai e potrò sembrare tragica ma li trovo l'erbaccia infestante della società.
La domanda quindi è: dove vendono il diserbante?


LemonHate V.



domenica 15 febbraio 2015

5) Odio...gli Hashtag

Ovviamente non odio l'hashtag in sè come etichetta (hash=cancelletto, tag=etichetta) o link che porta ad un altro contenuto o pagina.
Non reggo tutte quelle persone che fanno abuso del povero cancelletto incorporandolo in frasi o discorsi sconnessi che non portano a niente nè in ambito di link, nè in ambito di senso compiuto.
Questo morbo non si contrae solo su faccialibro, ma ovunque. Soprattutto su Instagram.
Il maggior sopruso viene perpetrato da esemplari di sesso femminile dai 14 ai 35 anni, spesso e volentieri per scrivere le peggio banalità o smielate da diabete sotto un qualche autoscatto...no,no "selfie" con la bocca a culo di Nina Morich. Ah no aspetta, non è il culo quello, è la faccia!
Un esempio potrebbe essere: "#amorebellodellamiavita#pizzaltrancioconlabest#siamotroppopazze" oppure "#wlospritz#comefacciamofestanoinessuno#lereginedegliopenbar" o ancora "#corrosempredietroquellosbagliato#gliuoministrappanoilcuore#ascoltandoLaura
" (quest'ultima aveva 14 anni -_-').
Cioè, ma cosa...no, ma cosa...ma, ma cosa diavolo và farneticando questa gente? Mi fanno quasi pena, abbandonati dalla società in balia di sè stessi e delle proprie turbe psichiche...
Ricordo che un paio d'anni fa, esasperati da questo fenomeno, io e il mio migliore amico avevamo preso a scriverci sulla mia bacheca di faccialibro a suon di hastag di scherno che non posso replicare perchè sono cose indicibili due volte nella vita (buona la prima).
Alla fine questo post era diventato un papiro infinito con notifiche a distanza di giorni perchè si erano uniti allo sfottó un sacco di altri disperati come noi.
Quindi oltre a farci un po' di risate ci siamo anche sentiti meno soli e abbiamo capito che fortunatamente qualcuno è sfuggito al contagio (Se ritrovo il post una "fotina" di un pezzettino la metto XD).
A distanza di due anni il boom vero e proprio è scemato e di queste cose se ne vede un po' meno, ma c'è chi resiste. Chi lotta coi denti e con le unghie per rimanere ancorato alla propria patologia.
Probabilmente perchè la disintossicazione è dura, ma c'è ancora speranza. 
Io attendo fiduciosa. Nel frattempo mi faccio una spremuta.

LemonHate V.

sabato 14 febbraio 2015

4)Odio...Gli "Analfabeti di Faccialibro"

L'odio di oggi probabilmente lo conosciamo in tanti e sfido chiunque a non averci riso su almeno una volta prima di cominciare ad irritarsi in maniera patologica.
Gli "Analfabeti di Faccialibro" sono una categoria già vasta e, a quanto pare in crescita, di utenti del social network più famoso che c'è (non che siano solo li).
Inizialmente sembrava fossero prevalentemente ragazzini e ragazzine un po' truzzi (parlerò anche dei truzzi prima o poi) e un po' bimbiminkia che, oltre a scrivere tutto con la K e con la X, non avevano 'sta gran voglia di imparare un minimo di basi della grammatica italiana e dare sfoggio di una quanto meno basilare cultura.
Ultimamente, invece, si nota sempre più come il problema sia nettamente più vasto e si estenda a tutte le età.
Addirittura a volte pare che i peggiori siano proprio i più grandi....quasi anziani direi!
C'è da dire, però, che non sono un insieme eterogeneo.
Ci sono diverse categorie di "Analfabeti di Faccialibro" in quanto a peculiarità (mentre in fatto di gravità sono tutte alla pari).
Le principali categorie sono: 

  1. I "Trogloditi" ovvero coloro che fanno post o commenti in un italiano che nemmeno Tarzan al primo contatto con la civiltà. Scrivono in maniera vergognosamente sgrammaticata e non parlo di punteggiatura (quello è il meno dei mali)....Mettono le "h" dove non vanno e non le mettono dove vanno, tutte "è" rigorosamente senza accento, doppie come se piovesse ecc...
  2. I "Bimbiminkia" dei quali parlavo anche prima. Sono tutti quei ragazzini e ragazzine dai 13 anni in su che scrivono perennemente in stile SMS e che fra una K e l'altra infilano sempre un "W gli One Direction" (Qui bisognerebbe parlare delle Directioner, ma non lo farò perché non ho abbastanza limoni) o, nella versione vetusta e non aggiornata, "W Justin Bieber". In genere questi soggetti, con il loro linguaggio GGGGGGIOVANE, tendono a commentare situazioni di vita vissuta, politica o altri argomenti che sarebbe meglio lasciassero a chi ha già abbandonato il ciuccio da qualche tempo. Spesso le femmine di questa categoria cercano anche di dare consigli di vita dall'alto della loro esperienza a persone parecchio più grandi di loro.
  3. I "Fan di Joyce" ossia coloro che non usano mai la punteggiatura, ma soltanto gli spazi per separare le parole all'interno di quei mega-papiri-pappardella che scrivono neanche fossero preda di un interminabile flusso di coscienza. Il risultato chiaramente è che si capisce poco o niente di quello che vogliono dire.
  4. I "Telegrafisti" sono l'ultima delle 4 categorie principali e sono quelle persone che, al contrario dei fan di Joyce, fanno un abuso di punteggiatura. Mettono proprio un punto dopo ogni singola parola (alcuni utilizzano anche lo spazio dopo il punto, altri no) per via di una possibile, anzi probabile,  nostalgia del telegrafo. Anche loro tendono a scrivere dei "pipponi" come si suol dire (per i trogloditi CISSUOLDIRE). In questo caso, però, l'eccesso di punteggiatura non rende più chiaro il senso del discorso, bensì lo oscura il triplo. 
Beh io non li posso più sopportare sebbene all'inizio mi divertissero abbastanza.

Al giorno d'oggi l'unica cosa che vorrei quando leggo certi abomini è un lanciafiamme e con questo ho detto tutto.

E voi? Avete qualche altra categoria che inserireste fra le principali?

LemonHate V.
                                     

giovedì 12 febbraio 2015

3) Odio...chi denigra la panna

Dopo questo post chi ha un blog di cucina o simili mi farà cercare da un qualche sicario per uccidermi, ma d'altra parte io sono qui per regalare spremute di limone a tutti. Le regalo perché c'è crisi e quindi ho abbassato così tanto il prezzo che alla fine sono gratis. Però lo scontrino é fiscale e le tasse le pago e lo faccio volentieri perché qualcosa devo pur fare per non pensare che sono disoccupata da quando ho dovuto chiudere il mio negozietto e non so cosa fare della mia vita.
Per fortuna i limoni non mancano mai!
Comunque, bando alle ciance, ciancio alle bande! 
Volevo parlare del prurito smodato alle mani che mi danno tutti gli individui che, per una ragione a me oscura, denigrano la panna.
Devo fare una premessa: io adoro cucinare. 
Cucino da sempre qualsiasi cosa e nessuna preparazione mi spaventa troppo. Ovviamente ci sono cose che non mi piacciono (come le interiora), ma non le scredito...semplicemente non le cucino.
Ora, che cos'ha fatto di male la povera panna agli "cheffoni" stellati (o anche no)?
Perché in sostanza la cosa è andata così: un qualche "cheffone" da tv in qualche programma ha detto che la panna è per chi non sa cucinare e da li, tutti gli egregi cuochi provetti di casa più o meno dotati, hanno cominciato a ripetere a pappagallo (neanche fosse una hit del momento) che la panna è per chi non sa cucinare.
Adesso, se uno in tutto quello che fa, in ogni singolo piatto (persino nell'insalata), ci mette la panna posso anche essere più o meno d'accordo. Propenderei più per dire che è poco fantasioso e che ha il colesterolo alle stelle.
Però quel "cicinin" di panna in alcune preparazioni ci sta anche, anzi a volte fa la differenza.
Voglio dire, è un ingrediente come tanti altri...come il pepe, come il pomodoro, come il vino, come l'erba cipollina...
Non è neutro e non serve solo a rendere tutto più cremoso o ad aggiustare come dicono in tanti. A volte serve anche per questo, ma non solo.
Spesso mi chiedo se chi lo dice ha mai assaggiato l'ingrediente panna così com'è, nudo e crudo (cosa che si dovrebbe fare con tutti gli ingredienti e che io faccio).
La panna fresca liquida è dolce, molto burrosa (potresti mangiare il magma e poi buttare giù un cucchiaio di panna che tanto lo spegne) e in bocca lascia un retrogusto non piacevolissimo di...mucca (proprio come il latte l'alito da dopo panna non è dei migliori, meglio lavarsi i denti).
E' tutto fuorché neutra quindi non serve solo ad allungare, correggere o mantecare.
Quel goccetto di panna messo al momento giusto e nelle quantità giuste può cambiare un piatto ed è così perché la differenza semplicemente si sente.
Chiaramente, come di ogni cosa, non bisogna abusarne.
Davvero non capisco perché minimizzare sempre tutto, ghettizzare anche determinati alimenti e disprezzare chi non ne disdegna l'uso.
Un buon cuoco, a mio avviso, è un cuoco che fa un buon piatto nel quale i sapori sono armonici e bilanciati, nessuno prevale sull'altro, ma soprattutto che fa un piatto che piace e del quale si farebbe volentieri il bis.
Poi che importa se ha messo tanti o pochi ingredienti e quali?
L'importante è saperli combinare con sapienza e gusto e comunicare un'emozione.
La cucina deve essere qualcosa di piacevole, non un ulteriore motivo di guerra fra pannari e non pannari.
Quindi se qualche volta vi capita di aver voglia di mettere quel pochino di panna in un piatto fatelo e non sentitevi cuochi di serie B...seguite il cuore, paga sempre!

Che mi dite? siete pannari o non pannari? Piace anche a voi cucinare o preferite mangiare? Piatto preferito?



LemonHate V.

2) Odio...i programmi stranieri sull'Italia

Avete presente quei programmi condotti da stranieri che trattano di cucina italiana, vigne italiane, storia italiana o addirittura di nulla che abbia di per sé a che vedere con l'Italia, ma per qualche strana ragione si ritrovano a girare una puntata in Italia?
Ebbene io li detesto.
Li detesto perché sono di un'ignoranza stratosferica...un conglomerato di luoghi comuni: Pizza, Mafia, Spaghetti, Mandolino...
Già provo un immenso fastidio per le figure da cioccolatai che i nostri amati politici fanno fare a tutti noi all'estero. 
Siamo già gli zimbelli del mondo, perché ci si mettono anche con questi luoghi comuni?
Lasciamo stare la mafia che c'è ed è un problema serio (anche se non mi risulta che nel resto del mondo non esista), ma il resto....IL RESTO CAVOLO!!!!
In genere tali film e/o programmi sono ambientati in varie zone dell'Italia, spesso Firenze o più in generale in Toscana, Venezia, Milano. A volte si sono spinti anche in Trentino, ma giuro di non averli mai visti girare in Sicilia e molto raramente a Napoli.
Allora perché cazzo mi mettete la Tarantella siciliana ovunque come sottofondo a qualsiasi panoramica???
Perché diavolo vi viene in mente di parlare di come è nata la Pizza, nella patria della Pizza a Milano???
Seriamente, non ho niente contro la bellissima Sicilia e niente contro la Campania, ma se non giri in Sicilia o in Campania perché mai pensi di dover fare continui a rimandi alla cultura di queste regioni?
Te lo dico io perché: perché sei un completo ignorante!
Vai a girare un programma in un posto e nemmeno ti degni di informarti di quali sono le caratteristiche, le tradizioni e le usanze.
Vi giuro che in un programma di auto sono riuscita a beccare una puntata girata fra i paesaggi della Val Tellina e il presentatore in macchina si divertiva, per l'occasione, a parlare in quello "pseudo-siculo"  da film abbastanza offensivo anche per gli stessi siciliani.
Insomma il Padrino di Sondrio...che spettacolo. 
Poi tornando giù dai monti (dai boschi e prati in fiore, portiamo con amore la nostra qualità) il suddetto Padrino di Sondrio finisce nella bergamasca e....Taac....di nuovo la Tarantella siciliana...
La Tarantella in un paese diametralmente opposto alla Sicilia, freddo e umido, dove i piatti sono pesanti e burrosi (mmmm Pizzoccheri...), dove lo strumento tradizionale è la Piva...molto, ma molto celtica come del resto sono anche le influenze storiche e culturali di molti posti del Nord Italia (tra i quali la mia Monza).
Ma perché???
E non è finita qui....in un altro documentario si prefiggevano come obiettivo di trovare a Vicenza una perfetta Caponata...
Non che a Vicenza non debba esserci nessuno che sappia fare una buona Caponata di melanzane, ma.....a Vicenza non sarebbe meglio cercare il Baccalà alla Vicentina?
Ovviamente non poteva mancare anche la capatina a Venezia...un po' di serietà insomma.
Che belle inquadrature! La laguna, i ponti, i viottoli e i gondolieri e questa tipica canzone in sottofondo: Funiculì Funiculà...
E in fine, come voi ben sapete, in Toscana è assurdo cercare una Fiorentina di manzo o la Schiacciata alla Fiorentina perché il piatto tipico è la pasta con le sarde.
E' una cosa che proprio mi urta i nervi, mi fa venire l'orticaria!
Sarò io che faccio ragionamenti strani, ma se mai mi venisse in mente di girare un piccolo documentario in una particolare regione dell'Italia, così come in qualsiasi altro posto del mondo, come minimo prima mi farei qualche ricerca sul posto.
Giusto per rispetto di chi ci vive e della storia di quel paese e in secondo luogo, ma non per importanza, per non fare una clamorosa figura di M.
E questo è tutto. Lo sfogo di oggi era sull'ignoranza imperante che c'è all'estero riguardo al nostro paese.
Perciò se anche voi avete avuto l'onore di vedere qualche programma simile e vi va di condividere la meravigliosa esperienza non fate i timidi e raccontatemelo!


Nel frattempo riposto l'appello di ieri nella speranza che qualcuno abbia la soluzione: Ho notato con sommo orrore che i commenti sono scritti in giallo limone (neanche a dirlo) e quindi non si leggono se non una volta selezionati col mouse. Il problema è che se clicco su Design non mi esce più l'opzione di modifica O.O  Help!
Grazie



LemonHate V.

martedì 10 febbraio 2015

1) Odio...I falsi sinceri

Chi, con la scusante d'essere sincero, non mette nessun dannatissimo freno alla propria lingua e spara a zero su chiunque.
In questi ultimi anni pare esserci stato il boom di questi soggetti che, con il nobile intento di migliorare la vita agli altri, li riempie di critiche e di nonpoicosìtantocelati insulti.
La loro tipica frase d'esordio è: "Non voglio sembrarti stronza/o, ma...." di solito seguita da commenti come "hai delle chiappe enormi! sembra che ti ci abbiano lanciato contro un alveare di vespe mandarine, non puoi mica girare così...hai pensato alla lipo?" oppure "Ti faccio l'imitazione di come cammini Piedi-Storti...ah poi toglimi una curiosità: ma il tuo ragazzo è ingrassato, vero? Ti piace la pancetta?".
Allora chiariamo il concetto una volta per tutte....c'è una linea sottile tra l'essere sinceri e l'essere stronzi e voi, benefattori del genere umano, l'avete ampiamente superata!!!
Non siete sinceri, siete stronzi punto e basta.
La cosa curiosa, poi, è che in genere queste persone sono ben lungi dall'essere perfette. Anzi...in genere hanno anche più difetti della media, ma non glieli si fa notare perché siamo tra civili e tu, SCEMA, non vuoi ferire i sentimenti di nessuno e poi checcazzotenefrega di criticare gratis altre persone.
Già smonti te stessa abbastanza da sola tutti i giorni, non c'è bisogno di infierire sugli altri...no?
No! però forse è perché loro credono di essere perfetti/e e quindi non si auto demoliscono. Ne deriva che sentono l'impellente bisogno di distruggere l'autostima e l'umore di terzi.
Quindi, carissimi e carissime finti sinceri, fate un favore all'umanità intera e scolatevi un bel barile di cavoli vostri.
Grazie!

Ohhhhhhhhh -1


LemonHate V.


P.S. Qualcuno sa dirmi come si modificano gli sfondi e i colori dei commenti e dei titoli? Non mi da più l'opzione di modifica e mi sono resa conto che i commenti sono......gialli O.O

Mi Presento

Salve a tutti!
Questo blog nasce per esternare l'odio che provo per certe situazioni.
Certo, odio è un parolone, perciò diciamo che questo blog nasce per fare una bella spremuta di acidità e distribuirla gratuitamente a chi ne volesse un po'.
Se anche voi, tutti i giorni dovete subire una vasta dose di rotture di limoni e di cose che vi fanno inasprire, magari avrete voglia di ridere delle disgrazie altrui (le mie) o condividere le vostre.
A tal proposito ho stilato una lista di cose che non sopporto e in ogni post parlerò di una di queste.
Se avrete qualche "odio" da aggiungere ogni contributo sarà ben accetto e....se doveste ritrovarvi in uno dei punti dell'elenco non prendetevela....sono solo altri limoni ;)

LemonHate V.

E ora procedo all'assetto del blog.........(aiuto!!!)